Il 28 giugno 1998 Robbie Middleton ha festeggiato il suo ottavo compleanno.
Più tardi quel pomeriggio è uscito per incontrare un amichetto dal quale avrebbe trascorso la notte. Però è stato aggredito da un mostro.
Il giovane aggressore ha legato Robbie a un albero, gli ha versato benzina addosso e poi gli ha dato fuoco. L’orribile crimine è avvenuto a Splendora, in Texas, ha detto ABC.
Grazie alla testimonianza di Robbie sul suo letto di morte, la famiglia ha finalmente potuto avere giustizia dopo tantissimi anni.
Il colpevole ha ricevuto la pena massima consentita e la famiglia di Robbie ha ricevuto il più grande risarcimento di danni mai avvenuto negli Stati Uniti.
La tragica storia di Robbie ha inizio in Texas.
Era un bambino normalissimo e come tutti gli altri andava anche lui a scuola. Il giorno del suo ottavo compleanno però, si è imbattuto in un mostro che ha rovinato la sua vita e quella della sua famiglia per sempre.
Don Collins, l’aggressore, al tempo aveva soltanto 13 anni. Ha preso Robbie, lo ha legato a un albero e gli ha versato addosso della benzina, poi gli ha dato fuoco.
L’orribile aggressione è avvenuta vicino casa del bambino a Splendora, in Texas.
Robbie stava andando a casa di un amichetto quando si è imbattuto in Don, ha scritto Huffington Post.
Ha riportato ustioni di terzo grado sul 99% del corpo. Nessuno pensava che sarebbe sopravvissuto.
Nonostante le fiamme, Robbie è riuscito in qualche modo a dirigersi verso casa ed è collassato in strada.
Sua madre, terrorizzata, lo ha trovato agonizzante in punto di morte, con bolle e vesciche enormi su tutto il corpo e la pelle che cadeva.
Il personale dell’ospedale ha detto alla famiglia Middleton che Robbie non sarebbe sopravvissuto. Ha subito più di 150 operazioni e in seguito ha trascorso la maggior parte delle sue giornate in un centro di riabilitazione.
Nonostante fosse gravemente traumatizzato e sfigurato, Robbie ben presto si è fatto riconoscere per il suo ottimismo.
“Il passato è passato,” ha detto. “Bisogna lasciarlo andare.”
Purtroppo 10 anni dopo l’aggressione il suo corpo ha iniziato a cedere.
Gli è stato diagnosticato il cancro che, secondo i dottori, era legato alle bruciature riportate. A 20 anni le bruciature si sono trasformate in cancro della pelle.
Il tribunale degli Stati Uniti ha decretato che la sua morte è avvenuta per omicidio. Don Collins era tra i sospettati, ma è stato rilasciato per mancanza di prove – l’unico testimone era un bambino di 8 anni.
Sul suo letto di morte però, l’avvocato della famiglia Middleton ha raccolto nuove testimonianze direttamente da Robbie. Il ragazzo ha confermato che il crimine è stato commesso da Don Collins dicendo espressamente: “È stato Don Collins”.
Nel video il tribunale ha sentito le sue parole. Poco prima di morire Robbie ha detto agli investigatori:
“Don mi ha preso per una spalla e mi ha versato benzina in faccia e addosso. Dopo di questo in realtà non ricordo più nulla.”
L’avvocato ha registrato la testimonianza e nel febbraio 2015 il tribunale di Galveston ha condannato il colpevole, ormai ventinovenne.
L’avvocato della difesa Tay Bond ha messo Collins al banco poco prima della dichiarazione conclusiva.
Una volta fatto il giuramento, Collins ha dichiarato di volersi attenere al quinto emendamento e rimanere in silenzio. Il pubblico ministero Rob Freyer a quel punto ha pregato la giuria di dichiararlo colpevole.
Al tempo del crimine aveva soltanto 13 anni, ma ha ricevuto la pena più grande che lo stato potesse imporgli, ovvero 40 anni di carcere.
“Oggi è il giorno in cui quel bambino contrattaccherà,” ha detto il pubblico ministero Rob Freyer nell’ultima dichiarazione in tribunale, come riportato da USA Today.
“Oggi è il giorno in cui tu la pagherai.”
L’avvocato ha dichiarato che il motivo del crimine è stato perché Don, due settimane prima del fatto, aveva aggredito sessualmente Robbie.
Robbie ha detto all’avvocato che Don lo ha fatto per farlo stare zitto. Robbie infatti aveva dichiarato che pochi giorni prima di dargli fuoco, Don lo aveva violentato sempre nello stesso posto in cui lo aveva legato all’albero.
Robbie ha ammesso cosa era veramente successo solo molti anni dopo…
La giuria ha guardato il video in cui Robbie ha confessato tutto quanto dal suo letto di ospedale, pochi giorni prima di morire.
Un altro ragazzo ormai adulto a quel punto si è fatto avanti dicendo che Don aveva violentato anche lui quando era ancora un bambino, ha detto ABC.
La famiglia di Robbie ha ricevuto il risarcimento di danni più grande mai concesso negli Stati Uniti: 150 miliardi di dollari, ha detto The Telegraph.
Ma neanche tutti i soldi del mondo riporteranno mai Robbie alla sua famiglia.
Nella sua città è stato istituito il Robbie Middleton Day, un giorno in onore di Robbie e per ricordarlo per sempre, ogni anno il 28 giugno il giorno del suo compleanno.
Nel corso degli anni la sua storia ha commosso moltissime persone in tutto il mondo.
Non dobbiamo dimenticarlo.
Robbie è stato un vero eroe perché anche mentre soffriva lui stesso ha trovato il modo di raccogliere fondi per altre vittime di ustioni. Manca a tutti moltissimo.
Questa storia è terribile ma ci ricorda che non bisogna mai esitare nel raccontare a qualcuno se qualcosa non va, che sia un amico, un insegnante, un genitore o qualcun altro.
Riposa in pace, Robbie (28-06-1990 / 29-04-2011).