Jon Bon Jovi aiuta a sfamare i bisognosi con queste due cucine comunitarie

La rockstar Jon Bon Jovi ha avuto decisamente una bella carriera che ha fatto guadagnare a lui e alla sua band una miriade di fan appassionati.

Dal rocker capellone degli anni ’80 alla rinascita negli anni ’90, è sempre riuscito a rimanere attuale e a far restare il suo gruppo in prima fila.

Ma sapevate che in lui c’è molto di più del bell’aspetto e della fama?

È padre di quattro figli e aiuta a sfamare decine di migliaia di americani bisognosi con la sua catena di cucine comunitarie.

Il famoso cantante ha aperto la Jon Bon Jovi Soul Kitchen assieme a sua moglie Dorothea nel 2011.

Si trova a Red Bank, nel New Jersey, e ha servito migliaia di pasti alle persone bisognose con la promessa che “permetterà sempre ai commensali la dignità di un pasto senza giudizi”.

I pasti vengono serviti con una donazione suggerita di 20 dollari oppure attraverso un programma di volontariato.

L’impresa è stata così di successo che nel 2016 è stato aperto un altro ristorante a Toms River, sempre in New Jersey. Così l’idea si è trasformata in una catena di ristoranti per la comunità.

Secondo il sito web di Soul Kitchen, il 54% dei pasti serviti hanno come fondo le donazioni, mentre il resto il volontariato.

L’impresa fornisce anche opportunità di volontariato con accesso a una squadra di volontari professionisti. Questi ultimi offrono servizi di coaching per il lavoro, la vita o le finanze oltre a dare consigli legali per poter raggiungere i propri obiettivi, dice il sito web.

Il cantante ha aperto il suo primo Soul Kitchen a Red Bank, in New Jersey, assieme alla moglie Dorothea con cui è sposato da 30 anni.

Il secondo invece si trova a Toms River, zona colpita dall’uragano Sandy nel 2012.

Viene descritto come una cucina comunitaria e offre “un luogo in cui individui e famiglie possono andare a mangiare deliziosi pasti a km zero in un ambiente caldo e accogliente e conoscere i vicini”.

I visitatori possono gustarsi un pasto di tre portate che comincia con una zuppa o un’insalata, un piatto a base di carne, pesce o vegetariano, e per concludere un dessert fatto in casa. I cuochi preparano la maggior parte dei cibi utilizzando ingredienti provenienti dall’orto dell’impresa, la Fattoria JBJ Soul Kitchen.

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Il locale ha servito più di 100.000 pasti.

Un’iniziativa davvero fantastica! Speriamo che sia d’ispirazione per altre persone così che possano fare qualcosa di simile per aiutare chi ne ha bisogno.

Condividete questa storia con i vostri cari se siete d’accordo.