Stando a quanto detto dal World Alzheimer Report 2016, nel mondo ci sono circa 47 milioni di persone che soffrono di Alzheimer.
È la forma più comune di demenza – una malattia insostenibile, degenerativa e fatale che colpisce le cellule nervose del cervello, specialmente nelle regioni in cui risiede la memoria.
Questa terribile malattia non distrugge soltanto le vite di milioni di pazienti, ma affligge anche i loro parenti. Quando non vengono più riconosciuti, le famiglie e gli amici delle persone con Alzheimer sono costretti ad essere testimoni impotenti del declino mentale e fisico dei loro cari.
È esattamente così che si è sentita la tredicenne Emma Yang quando a sua nonna è stato diagnosticato l’Alzheimer. Emma si è però rifiutata di stare lì a guardare sua nonna deteriorarsi e infatti ha deciso di trovare un modo per migliorare la sua qualità così come quella di altri pazienti.
Durante una passeggiata mentre era in vacanza a New York, Emma, di 13 anni, ha notato che sua nonna aveva difficoltà a ricordare i nomi e le età dei suoi nipoti. È stato in qual momento che nella mente di Emma è balenata l’idea che la nonna potesse avere quella malattia. Utilizzando il suo grande interesse nella tecnologia e molti anni di programmazione, Emma ha deciso di creare un’app per le persone affette da Alzheimer.
“Nonostante le difficoltà della malattia, anche i pazienti affetti da Alzheimer dovrebbero riuscire a godersi i momenti belli della vita,” ha detto Emma.
La prima cosa che ha fatto prima di sviluppare l’app è stata parlare con 50 pazienti affetti da Alzheimer così come con molti esperti. Poi ha affinato la sua idea e si è iscritta ad una borsa di studio.
L’idea dell’app di Emma ha avuto risonanza, è stata onorata ad uno show di arte di New York e ha vinto una borsa di studio al Michael Perelstein Memorial Institute, che è diventato anche il supporto finanziario di cui aveva bisogno per iniziare il suo lavoro.
L’app attualmente è un prototipo ed è ancora in fase di sviluppo. Ha sei funzioni: la prima si chiama “Oggi” ed è una sorta di diario.
Un’altra che si chiama “Io” contiene il profilo personale del paziente.
La galleria delle foto contiene le foto dei membri della famiglia…
… e le loro informazioni di contatto.
“Novità” e “Aggiornamenti” aiutano i pazienti a tenere traccia di ciò che stanno facendo i loro cari.
Grazie al software di riconoscimento facciale dell’app, gli utenti possono cliccare su una foto e scoprire la loro relazione con quella persona.
Guarda questo video per vedere Emma che ti guida all’interno dell’app e ti spiega come funziona:
https://vimeo.com/168872977
Ora Emma spera che tante persone vedano il suo progetto e che in questo modo possa raggiungere più persone malate di Alzheimer possibile. Per favore condividi questa storia se anche tu sei impressionato da questa ragazzina di 13 anni che pensa che la sua app sia un’idea brillante per aiutare le persone che combattono contro questa malattia.