Uomo punta a risolvere il problema dei senzatetto trasformando un’enorme nave da crociera in case

Purtroppo è una realtà che ci siano tante persone che non hanno una casa e trascorrono le loro notti in strada invece che in un letto.

Un tempo era un problema di cui si preoccupavano in pochi, ma adesso è il momento di preoccuparcene tutti. Negli Stati Uniti purtroppo il non avere una casa non tocca solo le persone giovani e in salute, ma anche gli anziani, i malati e i deboli.

Inoltre, pare proprio che i ricchi diventino sempre più ricchi mentre per i poveri è sempre più dura.

Cosa si può fare per questa situazione?

 

Purtroppo non sono solo gli Stati Uniti ad avere questo problema, ci sono tanti paesi in tutto il mondo in cui i governi stanno fallendo nel fornire abitazioni adeguate e il numero continua a salire.

Negli ultimi anni questo problema è stato piuttosto grande a Portland, nel Maine.

Il problema è notevole e tante persone si sono sforzate di trovare una soluzione senza riuscirci. Semplicemente non c’è abbastanza spazio né fondi per fornire case a chi ne ha bisogno.

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Ora però un imprenditore ha avuto un’idea. Crede di aver trovato la soluzione.

Sicuramente è una soluzione un po’ particolare, ma non ci sono cattive soluzioni quando c’è un grande problema da risolvere, giusto?

Ken Capron sta pianificando di costruire case all’interno di una nave da crociera in disuso. Il suo obiettivo è quello di ricostruire l’intera nave e trasformarla in una grande quantità di appartamenti da alloggiare nel porto della città.

Permettendo alle persone di vivere sulla nave, si potrebbe risolvere il problema del non avere una casa per più di mille persone.

Il piano di Capron prevede due benefici in uno, ovvero non solo far diminuire enormemente il problema dei senzatetto della zona, ma anche non aver bisogno di spazio per costruire nuove case.

“Stiamo pensando a quattro gruppi di persone a cui serve una casa: i senzatetto, coloro che hanno un reddito troppo basso, gli operai e gli immigrati. Avranno bisogno anche di corsi di formazione professionale e glieli forniremo a bordo,” ha detto Capron in un’intervista con WMTW.

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La risposta del sindaco

Pare che il sindaco della città sia aperto alla proposta.

Nel progetto di Capron, la nave sarebbe suddivisa in cinque piani diversi con almeno cento appartamenti su ognuno.

È certamente un’idea creativa e ambiziosa, ma potrebbe risolvere numerosi problemi.

La grande domanda ovviamente è chi finanzierà la spesa. Capron è positivo e dice che il progetto è economicamente sostenibile. Da vero imprenditore, lui vede una possibilità dove gli altri vedono solo ostacoli.

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“Non riesco a capire se questa è l’idea migliore che abbia mai sentito oppure quella peggiore,” ha detto il sindaco Ethan Strimling al Miami Herald.

Pare che la proposta sia stata ben ricevuta.

Se l’idea di Capron diventerà realtà, potrebbe prendere vita la prima comunità galleggiante del mondo.

Il costo stimato per ricreare la nave ammonta a una cifra compresa tra i 5 e i 10 milioni di dollari.

Voi che ne pensate di questa proposta?

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